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Definizione
storica dell'artiere
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Nel 1850 l’artiere era considerato come
l’impiegato delle industrie attive all’epoca: navale, meccanica, edile
ed artistica (alla cui base vi era il disegno tecnico ed industriale).
L’artiere rappresentava, dunque, l’operaio al servizio delle Arti e dei
Mestieri.
Alla sua educazione si dedicarono due benefattori: il Barone Pasquale
Revoltella e l’imprenditore e falegname Francesco Gossleth che
fondarono una scuola privata e gratuita di disegno e d’istruzione
tecnica, aperta le sere e le domeniche mattina. I due benefattori erano
consapevoli di quanto faticoso fosse il lavoro nelle fabbriche e nei
cantieri. Essi erano altresì convinti che il progresso di una società
dipendesse anche dalla costituzione di una classe intermedia, abile ed
intelligente, che si situasse tra gli ”artisti” e gli “operai” ed
“artigiani”.
In questa scuola, gli artieri desiderosi di cambiare la propria
condizione sociale, si dedicavano alla studio del bello, imparando il
gusto della forma, a dare più eleganza e più grazia ai loro lavori.
Questo avveniva proprio con l’apprendimento e la pratica del disegno,
strumento indispensabile a tutte le Arti e a tutti i Mestieri.
La Scuola Triestina di Disegno e d’Istruzione Tecnica per Artieri si
dimostrò così utile, che venne sostenuta con molti e generosi
finanziamenti di privati cittadini, fino a che nel 1887 venne istituita
la Scuola di Arti e Mestieri “Triest K.K. Staat Gewerbeschule”, oggi
ITS Volta, finanziata dal Comune di Trieste e dalla Camera di Commercio.
La Gewerbeschule permise agli artieri di specializzarsi nelle
discipline professionali d’appartenenza aprendo sezioni specifiche
dedicate a muratori, scalpellini, pittori decoratori, scultori,
stipettai...Lo studio del disegno venne dunque affiancato non solo da
laboratori pratici (grazie ad un eccezionale corpo insegnante composto
da artisti, architetti e capi mastri), ma anche da lezioni di
contabilità, per esempio.
Molti artieri uscenti dalla scuola furono capaci di aprire le loro
botteghe e di intraprendere un personale percorso imprenditoriale al
servizio della bellezza dell’amata città.
Riepilogo di alcune tappe registrate a Trieste:
1850: Scuola
gratuita di disegno per artieri
1865: Scuola
triestina di disegno e d’istruzione tecnica per artieri
1865: Associazione
triestina di belle arti associata alla Scuola triestina di disegno
1865: Associazione
triestina per le arti e l'industria
1883: Prima società
per l’abbellimento a Trieste (sviluppate successivamente in tutta la
provincia)
1887/88: Scuola
industriale (arti e mestieri)
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